Il Limone Costa d’Amalfi IGP è un agrume allo stato fresco che appartiene alla specie Citrus limon L., varietà Sfusato Amalfitano.

Metodo di produzione
È ottenuto da un tipo di coltura a terrazzamento, la cui struttura rende coltivabili territori di particolare pendenza. Le unità colturali sono inglobate in muretti di contenimento chiamati “macere”. Questo metodo produttivo richiede una grande manutenzione al fine da assicurare il corretto drenaggio delle acque (mediante l’eliminazione della vegetazione infestante dalle pareti). L’albero viene allevato sotto tipiche impalcature di legno di castagno, di altezza non inferiore a 180 cm, eventualmente sormontate da coperture che hanno sia una funzione di riparo dalle avversità meteorologiche, che di ritardo della maturazione. Nei primi due anni non si esegue una vera potatura ma si fa crescere la pianta liberamente legando le ramificazioni alle traverse. La raccolta viene eseguita esclusivamente a mano, evitando di far toccare i frutti a terra; il periodo è generalmente quello compreso tra febbraio e ottobre, anche se ci possono essere variazioni in base all’andamento climatico.

Aspetto e sapore
Il Limone Costa d’Amalfi IGP è caratterizzato da forma ellittica e affusolata. La buccia è di colore giallo citrino e di spessore medio, separata dalla polpa da uno strato bianco e spugnoso, risulta caratterizzata da un profumo intenso e aromatico per la presenza di oli essenziali. La polpa è di colore giallo paglierino e priva di semi, succo abbondante con elevata acidità, dall’aroma e profumo molto intensi.

Zona di produzione
La zona di produzione del Limone Costa d’Amalfi IGP comprende l’intero territorio del comune di Atrani e parte del territorio dei comuni di Amalfi, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare, in provincia di Salerno, nella regione Campania.

Storia
Le pregiate qualità del Limone Costa d’Amalfi IGP godono di fama plurisecolare. Alcuni dipinti della Casa del Frutteto di Pompei, risalenti agli inizi del IX secolo, raffigurano i colori caratteristici della Costa d’Amalfi. In questo periodo il paesaggio è punteggiato da limoneti, ribattezzati “giardini” per la loro cura e bellezza, preziosissimi per salvaguardare il territorio dal dissesto idrogeologico. La produzione di limoni permetteva inoltre agli amalfitani, popolo di navigatori, di avere sempre a bordo delle navi un’efficace arma contro lo scorbuto. Dal XV secolo iniziò un fiorente commercio marittimo, che partiva dalla cittadina di Minori e si dirigeva verso numerosi porti italiani ed europei, stimolando la diffusione dei giardini di limoni.

Gastronomia
Il Limone Costa d’Amalfi IGP va conservato in frigorifero o in un luogo fresco e asciutto. Può essere consumato fresco o essere utilizzato per la preparazione di numerosi piatti. Prodotto molto versatile in cucina, non esiste portata di terra o di mare che non possa essere insaporita con il suo succo, la sua polpa o la sua scorza grattugiata. Tradizionalmente si consuma fresco tagliato a fette, con l’aggiunta di un pizzico di sale o zucchero, foglioline di menta e aceto. è perfetto anche come ingrediente in antipasti, primi piatti, carne o pesce, frutta e verdura. Ideale come base di conserve, marmellate o confetture, viene usato inoltre per la preparazione di biscotti, dolci e dei liquori.

Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Limone Costa d’Amalfi IGP. È commercializzato fresco da febbraio a ottobre con peso unitario di 100 g, in contenitori rigidi con capienza variabile da 0,5 a 15 kg. Il prodotto è reperibile in commercio anche trasformato, come Limoncello a base di Limone Costa d’Amalfi IGP.

Nota distintiva
Recenti studi chimico-alimentari hanno stabilito che il Limone Costa d’Amalfi IGP contiene una quantità di composti aromatici in misura quasi doppia rispetto a ogni altro limone.

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