La Patata del Fucino IGP si riferisce al tubero della specie Solanum tuberosum, ottenuti con tuberi semi di varietà di patate iscritte nel catalogo comune delle varietà di piante agricole.

Metodo di produzione

I terreni destinati alla coltivazione della patata devono essere preparati allo scopo di creare un “buon letto di semina” che faciliterà lo sviluppo dell’apparato radicale, degli stoloni e dei tuberi. Per la preparazione del letto di semina in primavera va eseguita un’aratura a profondità non inferiore ai 30 – 40 cm a cui devono seguire operazioni di affinamento del terreno. La semina va effettuata da metà Marzo a fine Maggio in relazione alle varie tipologie di terreno e dell’andamento climatico. La raccolta avrà inizio dal 20 luglio (con le varietà precoci) e si protrarrà fino al 15 novembre, per le varietà a ciclo medio e tardivo. Dopo la raccolta ed una prima cernita in campo, le patate devono essere trasportate nei centri di condizionamento, per essere immagazzinate in ambienti idonei. La conservazione delle patate dovrà avvenire in contenitori (bins), alla temperatura di 4 – 10 °C ed umidità relativa compresa tra 88 e 95%.I tuberi possono sostare in frigo anche per lunghi periodi e comunque non oltre i 9 mesi.

Aspetto e sapore

La Patata del Fucino IGP presenta forme variabili che vanno dal tondo al tondo-ovale. Il calibro parte dai 35 mm per arrivare agli 80 mm. La buccia non si distacca dalla polpa mentre la pasta è soda e non presenta cedimenti alla pressione. Il colore varia dal bianco a diverse tonalità di giallo. La parte edibile non è inferiore al 95%. Per il prodotto destinato all’industria di trasformazione non sono previsti limiti di forma e di calibratura.

Zona di produzione

La zona di produzione della Patata del Fucino IGP comprende 9 comuni della provincia de L’Aquila, nella regione Abruzzo.

Storia

La coltivazione ha luogo su fondo dell’omonimo lago “Fucino” prosciugato e bonificato nel 1875 e posto a 700 m s.l.m. Nel corso degli anni, molte attività sono state svolte dagli operatori locali nella promozione e valorizzazione della «Patata del Fucino». Ad esempio a partire dal 1971 nel comune di Avezzano viene organizzata la “Sagra della Patata”; nel 2008, anno internazionale della patata promosso dalla FAO, i coltivatori di Patate del Fucino nell’ambito del progetto di cooperazione «Progetto Albania», hanno fornito supporto tecnico e attrezzi agricoli alla Zadrima albanese; nel 2001 una puntata della trasmissione televisiva «Il Gusto» viene dedicata alla Patata del Fucino IGP; nel 1993, attraverso una puntata della trasmissione RAI Linea Verde, la reputazione del prodotto viene divulgata a livello nazionale.

Gastronomia

Grazie alle sue caratteristiche e composizione, la Patata del Fucino IGP si presta alla preparazione di impasti vari, ad esempio per gli gnocchi, ma anche di cotture al forno e fritture, preparazioni di tortini, gateaux e umidi, zuppe e insalate. È ingrediente base per per preparare la storica zuppa di patate e zucca, tipica del territorio del Fucino.

Commercializzazione

Il prodotto viene immesso in commercio nella tipologia Patata del Fucino IGP. È confezionato in sacchi dai 5 al 20 kg; in retine da 1,5-2-2,5 kg; in confezioni quali vertbag, quickbag, girsag; busta da 1,5-2-2,5-5 kg; cartone o cassa dai 3 ad un massimo di 20 kg. Tutte le tipologie di confezioni devono contenere prodotto pulito (spazzolato e/o lavato) ed essere sigillate. All’atto della commercializzazione nelle confezioni scelte, i tuberi devono essere interi, sodi, puliti, non germogliati, privi di danneggiamenti di natura biotica o abiotica ed essere omogenei.

Nota distintiva

Le condizioni climatiche influenzano le caratteristiche qualitative della Patata del Fucino IGP tanto che, in valutazioni sensoriali eseguite con il metodo del flavour profile su tuberi cotti a vapore o su tuberi fritti, le patate del Fucino si sono diversificate per l’indice “gusto tipico o bontà del sapore”.

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