La Fattoria Lucciano è una realtà a conduzione familiare situata nella provincia di Viterbo, circondata da boschetti e corsi d’acqua, e protetta da un Castello del XIII secolo: “L’agricoltura biologica e l’impegno alla sostenibilità ambientale sono la normalità, è il modo in cui ci sembra giusto vivere e lavorare”.

Le aziende a conduzione familiare colpiscono sempre positivamente la nostra attenzione. Da quanto tempo la vostra famiglia gestisce la vostra azienda?

In famiglia siamo agricoltori da almeno 5 generazioni. È stato però nel 1974 che mio nonno Mario ha acquistato il terreno (circa 120 ettari) in cui è subito nata la Fattoria Lucciano.

Mio padre Ovidio e mia madre Paola hanno poi preso in mano l’azienda nei primi anni ’80 e, in circa 30 anni, hanno letteralmente costruito le strutture e i laboratori che oggi sono il cuore produttivo della Fattoria Lucciano

Nel 2010 è iniziata una importante ristrutturazione generale dell’azienda e la realizzazione dell’agriturismo, della spa, dell’impianto fotovoltaico e della cantina, che abbiamo portato a termine mio fratello ed io insieme ai nostri genitori. Oggi mio fratello Mario ed io rappresentiamo la terza generazione che gestisce quest’azienda e stiamo portando avanti molti progetti innovativi, ma vogliamo mantenere l’identità di questa Fattoria e proseguire nella stessa direzione intrapresa da nostro nonno nel 1974.

Quando qualcuno viene a visitare la vostra azienda, cosa si dovrebbe aspettare?

Non saprei dirlo con precisione. So però che cosa non ci si dovrebbe aspettare da un’azienda che produce prodotti biologici ed artigianali, che mette al primo posto l’etica e la sostenibilità. Non ci si può aspettare prodotti sempre uguali, non ci si può aspettare che i prodotti cambino in base alle tendenze del mercato o alla richiesta dei clienti e non ci si può aspettare di trovare prezzi da grande distribuzione. Si deve sempre considerare che l’agricoltura dipende dalle stagioni, dal clima e che non può intaccare o turbare l’ecosistema di cui fa parte, semmai lo deve migliorare. Inoltre, si deve tener conto che le persone che lavorano in agricoltura hanno diritti, bisogni e necessità come tutti i lavoratori, e come tali vanno rispettati; il loro lavoro apprezzato.

Per questo motivo, quando si visita un’azienda agricola, non si deve guardare come prima cosa il prezzo di un prodotto, semmai come il prodotto viene realizzato.

C’è un prodotto in particolare che producete di cui vi piacerebbe parlarci?

È difficile! È come chiedere a una madre se abbia un figlio di cui preferisce parlare. Tutti i prodotti della Fattoria Lucciano nascono dalla stessa passione e dallo stesso entusiasmo di creare qualcosa di unico.

Ogni prodotto ha contribuito a creare l’identità della Fattoria Lucciano: i formaggi, che hanno rappresentato la produzione principale nei primi anni di attività; l’olio e il vino, che rappresentano una fetta piccolissima in termini di fatturato, ma che sono le attività storiche, le quali sono sempre state praticate dai nostri nonni e che oggi stiamo tentando di valorizzare; le creme di nocciola, amatissime dai nostri clienti; l’attività agrituristica, che finalmente ci permette di far conoscere e valorizzare al massimo il nostro lavoro ed i nostri prodotti.

Da quanto tempo siete un’azienda Bio? Cosa ha significato il passaggio al biologico per voi?

La Fattoria Lucciano è nata nel 1974 e la mia famiglia ha praticato sin dall’inizio la stessa agricoltura che facciamo oggi. A quei tempi non esistevano le certificazioni e le leggi sull’agricoltura biologica, quindi non era possibile certificare questo tipo di agricoltura.

Alla fine degli anni 80, però, sono uscite le prime leggi sull’agricoltura biologica e i primi enti di certificazione, tra cui Suolo&Salute, che abbiamo scelto come partner.

Così, nel 1989, siamo diventati azienda biologica certificata, ma sostanzialmente abbiamo continuato a fare quello che facevamo da sempre.

Per noi l’agricoltura biologica e l’impegno alla sostenibilità ambientale sono la normalità, è il modo in cui ci sembra giusto vivere e lavorare. Non è un valore aggiunto o una cosa di cui bisogna vantarsi, è semplicemente la base da cui bisognerebbe partire per portare avanti ogni attività che abbia a che fare con la terra e non. Più che vantarsi di non inquinare, insomma, bisognerebbe vergognarsi di farlo.

Il rispetto verso l’ambiente è uno degli aspetti a cui ci piacerebbe dare più visibilità. In che modo, per voi, questo rispetto viene posto in essere nella quotidianità?

In ogni cosa che facciamo, dalle piccole abitudini quotidiane alle più importanti scelte aziendali, il rispetto per l’ecosistema Natura viene messo sempre al primo posto.

I materiali che usiamo per il confezionamento dei prodotti, l’energia elettrica che utilizziamo in azienda (da fonti rinnovabili), le operazioni colturali nei frutteti volte a minimizzare anche i trattamenti biologici, la scelta dei partner con cui lavoriamo; tutto è pensato al fine di avere il minimo impatto ambientale possibile. Anche a casa, per la famiglia, acquistiamo solo prodotti da agricoltura biologica.