Il Melone Mantovano IGP indica i meloni allo stato fresco delle due varietà botaniche di Cucumis melo: cantalupensis (melone cantalupo) e reticulatus (melone retato). In particolare, le cultivar più utilizzate sono la Honey Moon (tipologia liscia), la Harper (tipologia retata senza incisura della fetta) e la Supermarket (tipologia retata con incisura della fetta).
Metodo di produzione
Le caratteristiche pedoclimatiche della zona di produzione si sono rivelate particolarmente favorevoli alla coltivazione del melone, e si uniscono oggi all’esperienza ormai consolidata delle pratiche colturali. Le tecniche utilizzate sono sia la coltivazione in pieno campo che in tunnellini (coltura semiforzata), o in serra o tunnel (coltura forzata). Il periodo destinato alla semina in pieno campo parte dalla prima decade di aprile, mentre il trapianto avviene dalla seconda metà di febbraio a luglio, utilizzando piantine allevate in contenitore o innestate su portainnesti, fino ad un massimo di 5000 piantine per ettaro. Gli insetti utilizzati per l’impollinazione possono essere esclusivamente insetti pronubi, senza l’utilizzo di ormoni. La maturazione del frutto deve avvenire in maniera completamente naturale, non può essere né accelerata né favorita dall’uso di prodotti chimici di sintesi. Una volta maturi, i frutti di Melone Mantovano IGP vengono raccolti quotidianamente e vengono sottoposti a cernita e bollinatura entro 24 ore dalla raccolta, direttamente in azienda o in strutture idonee. Come prodotto destinato alla IV gamma, può essere sottoposto alle operazioni di taglio, affettatura ed eliminazione dell’esocarpo e dell’endocarpo.
Aspetto e sapore
I frutti di Melone Mantovano IGP hanno una pezzatura minima di 800 gr in peso e 10 cm in diametro. A seconda della tipologia, liscia o retata, i meloni si distinguono per il colore e la forma. La forma sferica o sub sferica, il colore della buccia crema-paglierino e della polpa giallo–arancio sono le caratteristiche della tipologia liscia, mentre la retata ha forma ovale o tonda, buccia color crema-paglierino o verde e polpa arancio-salmone. L’analisi sensoriale a cui sono stati sottoposti i frutti ha evidenziato le caratteristiche di dolcezza e succosità, e sotto il profilo aromatico l’odore di fungo e di polpa di anguria e l’aroma di tiglio e zucchino.
Zona di produzione
La zona di produzione del Melone Mantovano IGP interessa il territorio di 41 comuni ricadenti nelle province di Mantova, Cremona, nella regione Lombardia, e Modena, Bologna e Ferrara, nella regione Emilia-Romagna.
Storia
Pur essendosi consolidata come produzione estesa su un territorio di circa 2000 ettari soprattutto negli ultimi decenni, la coltivazione del melone nel territorio interessato risale almeno al XV e XVI secolo, come testimoniano documenti reperibili negli archivi dei Gonzaga di Mantova, in cui da scambi epistolari si evince come i meloni godessero di grande reputazione già nel Cinquecento, quando venivano inviati in dono da personaggi illustri del luogo. La storia del Melone Mantovano IGP racconta anche la capacità di cooperazione dei produttori del territorio, dimostrata dalla costituzione delle prime associazioni già negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, come la Cooperativa Agricola di Bellaguarda, fondata nel 1956, o il Consorzio del Melone Tipico Viadanese, che nasce 10 anni dopo, nel 1966.
Gastronomia
Il Melone Mantovano IGP si conserva in luoghi freschi ed asciutti, ma è bene evitare di conservarlo a temperature inferiori ai 5°C in quanto lo sbalzo termico, una volta riportato il frutto a temperatura ambiente, può influenzare negativamente la consistenza della polpa, rendendola troppo molle. Oltre che come frutta fresca, o nel classico abbinamento con il prosciutto crudo che ne fa un intramontabile antipasto, può essere utilizzato in cucina per la preparazione di primi piatti, a base di risotto, pasta e cous cous, di ricette originali come mousse o gazpacho, o come base per la preparazione di delicati sorbetti e gelati. A seconda della varietà, i frutti interi mantengono integre le caratteristiche qualitative se correttamente conservati per 6-10 giorni. Il prodotto di IV gamma ha una shelf life media di 5-7 giorni.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Melone Mantovano IGP. È commercializzato in confezioni in cartone, legno o materiale plastico, quali bins, traypak, plateaux in cartone nuovo; cassette in legno nuove; cassette riutilizzabili in materiale plastico. Nel caso di confezioni sigillate con più frutti (vassoi, cartoni e sacchetti), queste devono contenere meloni della stessa varietà e tipologia. Per preservare al meglio il sapore, i meloni destinati alla IV gamma devono essere raffreddati, tagliati e confezionati entro 24 ore dalla raccolta.
Nota distintiva
I terreni di coltura del Melone Mantovano IGP sono profondi e permeabili, particolarmente adatti a favorire il regolare afflusso d’acqua durante l’irrigazione e la facile penetrazione dell’impianto radicale della pianta. Questo fattore, unito al clima caratterizzato da temperature mediamente alte, buona irradiazione solare e scarsa piovosità, è determinante nel definire le peculiari qualità dei frutti, come l’alto contenuto zuccherino ≥ a 12° Brix, e la significativa quantità di sali minerali e potassio, generalmente superiore a quella riscontrata in altre zone di coltivazione del melone.

Translate »