Il World Resources Institute (WRI) negli Stati Uniti ha annunciato l’avvento di una nuova certificazione per aiutare i consumatori a identificare le voci del menù sostenibili e rispettose dell’impatto che possono avere sull’ambiente. 

Il nuovo badge “Cool Food Meals” identifica i piatti con una minore impronta di carbonio, in linea con quanto la ricerca WRI ritiene sia necessaria entro il 2030 per rispettare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. I consumatori dunque adesso a ristorante possono prendere decisioni non solo in base alle informazioni nutrizionali di una preparazione, ma possono anche decidere cosa mangiare in base all’impatto sul clima di quello stesso piatto.

“Da bambini, ci veniva sempre detto di mangiare le verdure e ora c’è un altro motivo per farlo. Un quarto delle emissioni di gas serra proviene dall’agricoltura e dalla relativa deforestazione. Con la nuova certificazione “Cool Food Meals”, i consumatori sapranno se le loro scelte alimentari stanno aiutando il clima “, ha affermato Andrew Steer , Presidente e CEO del World Resources Institute. “La buona notizia è che oggi abbiamo più scelte che possono aiutarci a ridurre il nostro impatto sulle risorse naturali e sul clima pur continuando a mangiare cibi gustosi”.

Gli alimenti di origine animale rappresentano i due/terzi delle emissioni di gas a effetto serra legate all’agricoltura, rendendo una priorità importante il passaggio di diete verso alimenti a minore intensità di risorse come legumi e verdure. Un argomento sensibile e sul quale i consumatori stanno iniziando a riflettere; una recente ricerca ha rilevato che 6 americani su 10 affermano che è importante per loro che il cibo che consumano sia sostenibile. In un altro rapporto , la metà degli intervistati ha affermato che sarebbe disposta a scegliere alimenti di origine vegetale più sostenibili se avessero maggiori informazioni sul loro impatto ambientale.

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Fonte: wri.org