Il Sale Marino di Trapani IGP si riferisce al sale ottenuto con il metodo della precipitazione frazionata dei composti e degli elementi contenuti nell’acqua marina per evaporazione dell’acqua di mare, all’interno di saline della provincia di Trapani.

Metodo di produzione
Le saline sono costituite da un sistema di vasi comunicanti alimentati dall’acqua pulitissima del mare della Riserva delle Isole Egadi, proprio di fronte al litorale su cui insiste il bacino di produzione del Sale Marino di Trapani IGP. Si dividono in quattro grandi ordini di vasche comunicanti tra loro, dove avviene un lento processo di evaporazione e trasformazione delle acque marine. Le vasche della prima area, che è la zona a contatto con il mare, si chiamano “fridde”, le vasche delle due aree intermedie si chiamano “di coltivo” e “caure” e l’ultima, quella dove finisce la graduale fase di trasformazione, si chiama “salante” o “cristallizzante”. Il processo di lavorazione è scandito dal meticoloso intervento dei tecnici salini che controllano attentamente tutti i vari processi di lavorazione. La raccolta avviene manualmente (fino a tre volte nell’arco della stessa stagione di produzione) oppure tramite l’utilizzo di strumenti meccanici (solo una volta all’anno oppure a cicli pluriennali). Il sale raccolto manualmente viene conservato, mediante la copertura invernale con “coppi” di terracotta, affinché lentamente possa liberarsi dell’umidità residua. In seguito avviene la “scrostatura”; la crosta superiore di ogni cumulo viene eliminata per la profondità di 1-2 cm, prima del trasporto negli stabilimenti di condizionamento e confezionamento. Per la raccolta meccanica invece, si ricorre all’ausilio di apposite macchine di raccolta che vengono fatte entrare in vasca per asportare la crosta di sale accumulatasi durante tutta la stagione. Le tecniche di lavorazione prevedono: il lavaggio controcorrente in acqua satura di sale, la centrifugazione, la macinazione meccanica in mulini di pietra locale o a rullo di acciaio inox, l’essiccazione in forni con temperature fino a 250°C e vagliatura meccanica.

Aspetto e sapore
Il Sale Marino di Trapani IGP si presenta con un colore bianco, cristalli consistenti e granuli di varie dimensioni.

Zona di produzione
La zona di produzione del Sale Marino di Trapani IGP interessa i comuni di Trapani, Paceco e Marsala, in provincia di Trapani, nella regione Sicilia.

Storia
Le prime saline trapanesi risalgono al periodo dei Fenici. Definito al tempo “oro bianco”, per tutto il primo millenio a.C il popolo fenicio ne detenne il monopolio. La prima vera testimonianza della presenza di saline nel territorio trapanese risale tuttavia a diversi secoli a seguire, in particolare alla citazione presente nel Libro per lo svago di chi ama percorrere le regioni del geografo arabo Abd Allah Muhammad, risalente al 1154. Dal 1440 le saline furono date in gabella e ciò ne consentì il diffondersi sul litorale trapanese, portando come conseguenza lo sviluppo del porto di Trapani, da cui partivano per le rotte europee le navi cariche del prezioso elemento.

Gastronomia
Il Sale Marino di Trapani IGP può avere vari impieghi in cucina. Il prodotto può essere usato nella preparazione del pesce (orate, dentici, spigole), dove gli alimenti vengono cotti dentro una crosta di sale, o può essere utilizzato per insaporire la cacciagione (pernici, fagiani, conigli).

Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Sale Marino di Trapani IGP. Viene venduto in appositi imballaggi per uso alimentare di capacità che varia da 100 g fino a 1000 kg.

Nota distintiva
Il Sale Marino di Trapani IGP è un prodotto integralmente naturale: è ottenuto senza l’utilizzo di additivi, sbiancanti, conservanti o antiagglomeranti, risultando un sale particolarmente puro e per questo molto apprezzato dalle industrie conserviere italiane ed europee. Essendo molto ricco di magnesio, tra le sue qualità annovera anche la massima solubilità.

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