L’Arancia Rossa di Sicilia IGP è un agrume allo stato fresco ottenuto dalle varietà Tarocco, Moro e Sanguinello, caratterizzato dalla presenza di antocianine che gli conferiscono un caratteristico colore rosso.

Metodo di produzione
Le condizioni ambientali e di coltura degli aranceti destinati alla produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP devono essere quelle tradizionali della zona. Il periodo di maturazione dei frutti varia dalla metà di dicembre fino ad aprile, a seconda delle varietà. In particolare il Tarocco è raccolto nel periodo che va da dicembre ad aprile, fino alla seconda settimana di maggio; la varietà Moro si colloca invece nel più breve periodo di dicembre-febbraio. La varietà Sanguinello, infine, si raccoglie da febbraio ad aprile. La raccolta dei frutti avviene manualmente con l’ausilio di apposite forbicine che tagliano il peduncolo. Dopo la raccolta non è ammessa alcuna pratica di trasformazione del frutto, compresa la deverdizzazione o sverdimento, procedura che, mediante trattamento con gas, permette ai frutti precoci di raggiungere la colorazione tipica per la messa in commercio.

Aspetto e sapore
L’Arancia Rossa di Sicilia IGP si presenta di forma globosa od obovata (ovoidale); ha polpa di colore arancio con screziature rosse (varietà Tarocco e Sanguinello) o rossovinoso (varietà Moro). Il calibro minimo dei frutti è 10 mm, con diametro compreso fra 60 e 68 mm. Il frutto è ricco di vitamine e sostanze benefiche utili per regolare le funzioni digestive e metaboliche, prevenire infezioni e invecchiamento cellulare.

Zona di produzione
La zona di produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP comprende alcuni comuni delle province di Enna, Catania e Siracusa, nella regione Sicilia.

Storia
Di origine cinese, nell’antichità l’Arancia Rossa di Sicilia IGP era largamente diffusa nell’area mediterranea, ma veniva usata prevalentemente a scopo ornamentale o religioso. Solo a partire dal XVII secolo si è diffusa a livello popolare nell’Italia meridionale, con l’arrivo degli Arabi, che già ne conoscevano le proprietà salutistiche e dietetiche. L’introduzione in Sicilia delle arance pigmentate si deve forse a un missionario genovese di ritorno dalle Filippine, così come riportato dal gesuita Ferrari (1646) nell’opera Hesperides. Tra i prodotti più noti nel corso delle battaglie risorgimentali, nel luglio del 1860 Camillo Benso conte di Cavour scriveva nei suoi telegrammi: “Le arance sono sulla nostra tavola e stiamo per mangiarle. Per i maccheroni bisogna aspettare perché non sono ancora cotti”, alludendo alla Sicilia già occupata dai garibaldini. A partire dalla metà del secolo scorso, la coltivazione delle arance rosse ha assunto un ruolo sempre più importante nell’economia siciliana, sia in termini di superfici investite che di produzioni ottenute.

Gastronomia
L’Arancia Rossa di Sicilia IGP deve essere conservata in luogo fresco e asciutto. è ottima consumata fresca, pelata “al vivo” ovvero eliminando con un coltellino sia la parte bianca vicina alla scorza che la pellicina che separa i vari spicchi. Può inoltre essere utilizzata nella preparazione di succhi, marmellate, insalate, salse e liquori. Con la buccia si possono preparare canditi e dolci. L’Arancia Rossa di Sicilia IGP in cucina viene impiegata per aromatizzare volatili, carne di maiale e pesci bianchi.

Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio come Arancia Rossa di Sicilia IGP nelle varietà: Tarocco, Moro o Sanguinello. È commercializzato sfuso o in idonee confezioni. Il prodotto è presente sul mercato da dicembre ad aprile, in funzione della stagionalità propria di ogni varietà.

Nota distintiva
L’Arancia Rossa di Sicilia IGP si contraddistingue per contenere pigmenti rossi unici dovuti alla presenza di antocianine (soprattutto cianidin-3-glucoside) e per possedere un’alta concentrazione di sostanze antiossidanti.

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